Il gonfiore addominale è una condizione fastidiosa che può compromettere il benessere quotidiano, causando sensazioni di pesantezza, tensione e pancia gonfia. Spesso deriva da una combinazione di cattive abitudini alimentari, eccesso di sodio, consumo di zuccheri raffinati e scarsa idratazione. Una strategia efficace per contrastarlo è seguire una dieta per gonfiore basata su alimenti semplici, ben digeribili e poveri di fermentabili. In questo contesto, il digiuno intermittente può rivelarsi utile, permettendo al tratto digestivo di âriposareâ e riducendo il carico infiammatorio. L'eliminazione o la riduzione di alimenti come pane bianco, dolci industriali e bevande gassate aiuta a evitare il ristagno di gas e liquidi. Anche una dieta per dimagrire, se ben bilanciata, può contribuire a ridurre il gonfiore addominale, poichĂŠ favorisce il riequilibrio ormonale e la perdita di massa grassa in eccesso, che spesso si accompagna a gonfiore cronico.
Il gonfiore intestinale è spesso causato da un'alterazione del microbiota, unâeccessiva fermentazione da parte dei batteri intestinali o intolleranze alimentari non diagnosticate. In molti casi, la causa risiede nellâeccessivo consumo di fibre fermentabili (FODMAP), legumi mal cotti, verdure crude in grandi quantitĂ e latticini. Per eliminarlo, è utile una dieta per gonfiore che preveda alimenti a basso contenuto fermentabile, cotti e facilmente digeribili, come riso bianco, carote, patate e zucchine. Anche il digiuno intermittente può essere un valido alleato: il periodo di pausa tra i pasti migliora la motilitĂ intestinale e riduce la formazione di gas. Altri rimedi includono lâintroduzione di probiotici, una buona idratazione e la riduzione dello stress, che incide fortemente sulla salute intestinale. Infine, masticare lentamente e mangiare con calma è fondamentale per favorire la digestione ed evitare lâingestione dâaria.
Il tempo necessario per eliminare il gonfiore varia da persona a persona e dipende dalla causa scatenante, dalla gravità del disturbo e dalla costanza nel seguire le indicazioni. In media, adottando una dieta per gonfiore efficace e un approccio consapevole, si possono osservare miglioramenti già dopo una settimana. Tuttavia, in presenza di squilibri intestinali piÚ profondi o intolleranze alimentari, potrebbero essere necessari da 3 a 6 settimane. Un ruolo cruciale è svolto dalla dieta personalizzata, cucita su misura in base alla storia clinica, allo stile di vita e alle preferenze alimentari della persona. Anche il digiuno intermittente, se ben calibrato, accelera il miglioramento grazie al ripristino del corretto ritmo digestivo. à importante monitorare i progressi e fare piccoli aggiustamenti per ottenere risultati duraturi e non solo temporanei.
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Un buon esempio di dieta per gonfiore prevede una colazione leggera con yogurt senza lattosio o kefir, accompagnato da frutta cotta (come mela o pera). A pranzo, un piatto di riso bianco con zucchine cotte e un filo dâolio extravergine di oliva è ideale per favorire la digestione. Lo spuntino può essere una manciata di mandorle o una banana ben matura, mentre a cena si può optare per patate lesse con carote e un secondo proteico come uova sode o pesce al vapore. Ă consigliabile evitare le verdure crude, i legumi non decorticati, le farine integrali e i latticini non delattosati. In parallelo, il digiuno intermittente può essere organizzato secondo il protocollo 16:8, ad esempio saltando la colazione e consumando i pasti tra le 12 e le 20. Questa combinazione migliora il gonfiore sia a livello addominale che intestinale.
Affrontare il gonfiore senza una guida può risultare frustrante. Rivolgersi a un nutrizionista online offre l'opportunità di ricevere una valutazione personalizzata, in tempi rapidi e da casa. Il professionista aiuta a distinguere le cause del gonfiore, suggerisce un piano alimentare adatto e insegna a riconoscere segnali del corpo spesso sottovalutati.
Attraverso un supporto costante, è possibile testare diverse strategie, come il digiuno intermittente o lâintroduzione graduale di alimenti, fino a trovare il giusto equilibrio. Inoltre, il nutrizionista può lavorare in sinergia con medici o gastroenterologi in caso di problematiche piĂš complesse. Il vantaggio di un approccio guidato sta nella possibilitĂ di monitorare i risultati, adattare la dieta e prevenire ricadute, ottenendo un miglioramento non solo estetico ma anche funzionale e duraturo.
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista.
Ultimo aggiornamento il 04.05.2025
La Dott.ssa Marta Veneziano fa parte del tema di Balanced ma non solo, è Collaboratrice scientifica presso il centro di ricerca Ospedale San Raffaele di Milano.